Il Camerino d'Ercole di palazzo Fulcis, rivestito di preziosi stucchi ad altorilievo ad opera di Bortolo Cabianca, era decorato da alcuni dipinti di Sebastiano Ricci.
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Il Camerino d'Ercole di palazzo Fulcis, rivestito di preziosi stucchi ad altorilievo ad opera di Bortolo Cabianca, era decorato da alcuni dipinti di Sebastiano Ricci.
In particolare, a soffitto era la Caduta di Fetonte, concepita con un rutilante e vertiginoso sottinsù, reso drammatico da lampi di luce e colore secondo uno spirito ancora d'estrazione barocca: mentre alle pareti erano le due tele con Ercole al bivio e Ercole e Onfale. Oltre a queste il ciclo comprendeva anche altre opere di Sebastiano: due tele ovali, ora disperse, con figurati Apollo e Dafne, Pan e Siringa e amorini; e, ancora in loco, quattro monocromi violetti realizzati ad olio su muro con Diana e Atteone, Apollo e Marsia, La battaglia tra Lapiti e Centauri e un Baccanale. Le opere vennero probabilmente commissionate al pittore in occasione della nomina di Pietro Fulcis (1702) a "cavaliere non professo" nell'ordine di Malta. Capolavori pittorici, in quello che è stato definito "il più bel camerino del Settecento europeo", le tele di Ricci erano state costruite come una pedagogia per immagini, capace di coinvolgere i sensi e suggestionare la fantasia. Nel loro complesso, il ciclo di tre tele di palazzo Fulcis rappresenta un episodio fondamentale per comprendere la svolta decisiva impressa da Sebastiano Ricci alla pittura veneta a cavalo dei due secoli, in direzione di una più aperta e libera maniera, già partecipe del gusto rococò, ma non estranea ai contrasti luministici seicenteschi.
Le opere sono temporaneamente allocate al terzo piano del Museo, nell'antico granaio dell’edificio, in attesa dell’acquisizione e del restauro dell’ambiente originale del Camerino, tuttora esistente nel fabbricato di Palazzo Fulcis, dove ci si augura possano essere presto ripristinate.
Poiché l'ambiente non è attualmente accessibile, e in attesa di poterlo rendere disponibile al pubblico, vi proponiamo una suggestiva riproduzione tridimensionale che vi presenterà le opere nella collocazione per la quale sono state create.