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Il Settecento

Sebastiano Ricci ebbe, insieme ad Antonio Pellegrini e Jacopo Amigoni, un ruolo decisivo per la trasformazione in chiave settecentesca della pittura veneta.

Fra gli artisti suoi allievi si possono ricordare Francesco Fontebasso e, in particolare, Gaspare Diziani, anch'egli nativo di Belluno. Questi, uno dei più importanti pittori della metà del secolo, viaggiò a Roma e in Germania, assolvendo a commissioni da ogni parte d'Europa (suo è ad esempio il soffitto del Palazzo d'Inverno oggi sede dell'Ermitage a Pietroburgo), sia su tela sia ad affresco. A Belluno, tra le altre cose, ha lasciato la tela con l'Estasi di san Francesco nella chiesa di San Rocco, e la notevole Annunciazione qui esposta, narrata con toni domestici, e ravvivata da sottili tocchi di luce. Il Ritratto di Almorò Pisani è invece opera di Alessandro Longhi e ritrae il giovanissimo membro di una delle più importanti famiglie della Serenissima. Tra i protagonisti del secolo, è anche Giambattista Pittoni. Il monocromo con l'Allegoria di Venezia è una prova di abilità: fingere con la pittura un bassorilievo scultoreo.

Il palazzo: il secondo piano, pur presentando meno decori rispetto al piano nobile, rivela alcuni interessanti interventi ottocenteschi, come i pavimenti a intarsio ligneo, oppure le modanature in leggero stucco, di gusto oramai neoclassico, di alcuni ambienti, forse decorazioni approntate in occasione del passaggio a Belluno del viceré Eugenio di Beauharnais, ospitato a palazzo nel 1808.

Immagini

Pubblicato il: Martedì, 24 Gennaio 2017 - Ultima modifica: Giovedì, 02 Febbraio 2017
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