La chiesetta di Sant'Andrea, un tempo situata in piazza Duomo tra cattedrale e battistero, fu gravemente danneggiata dal terremoto del 1873 e abbattuta l'anno seguente.
Tavolette votive
La piccolissima chiesa (lunga sei metri e larga quattro), era rivestita di ex voto d'argento e di piccoli dipinti votivi: quanti più possibili sono stati salvati solo grazie all'interessamento della Municipalità cittadina e sono pervenuti al Museo Civico di Belluno. Si tratta di oggetti dedicati a Dio o alla Madonna o a particolari santi, offerti per aver ricevuto una particolare grazia. Sono databili dal Quattrocento all'Ottocento e costituiscono una testimonianza straordinaria della devozione e dell'arte popolare della città di Belluno nel corso dei secoli, nonché sulle abitudini e la vita quotidiana della città, con episodi che vanno dal raccoglimento in preghiera, a nuove nascite, guarigioni di infermi e molti incidenti, felicemente risolti: cadute dalle scale, crollo di soffitti, assalti di banditi, investimenti di carri, lo scatenarsi di forze naturali. Gli artisti autori di queste scene sono strettamente legati allo stile dei maggiori pittori attivi a Belluno in quegli anni.