Come Sebastiano Ricci diede una svolta decisiva alla grande pittura decorativa e di storia, innovandola in chiave settecentesca e rococò, così il nipote Marco, anch'egli bellunese, trasformò la pittura di paesaggio, conducendola dai risalti chiaroscurali della stagione barocca a una dimensione libera, tersa e potremmo dire ‘meteorologica’ della natura.
